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Ufficio che vai, usanza che trovi

Grazie alle interminabili telefonate e al tono di voce da jet da terra, le coliche notturne del figlio della vostra collega non hanno più segreti per voi? E avete il quadro clinico completo della sindrome del colon irritabile del vostro capoufficio ipocondriaco? Questo è il minimo che vi può capitare. Mettetevi comodi e leggete, può capitarvi di peggio.

MA COME TI VESTI? Un capoufficio maltese è stato condannato dal Tribunale de La Valletta con l’accusa di molestie sessuali. A denunciare l’uomo, che aveva passato una giornata in ufficio vestito solo in mutande, è stata una sua dipendente. L’imprenditore si è giustificato sostenendo che aveva dovuto togliersi i vestiti perché si erano bagnati in seguito a un temporale, ma la corte ha creduto alla versione della donna: l’uomo l’ha più volte molestata, fino a costringerla a licenziarsi.

ALLATTAMENTO PER COLLEGHI. In Egitto, gli esperti di diritto, hanno elaborato una fatwa ad hoc per ovviare il problema di due colleghi di sesso diverso che lavorano nella stessa stanza: l’allattamento. Alla donna, in orario di ufficio, è stato concesso togliersi il velo, alzare la jallabia (il vestito che la copre dal collo alle caviglie), scoprirsi il seno e confortare il collega con latte materno. Una pausa fuori dall’ordinario che, ripetuta 5 volte, è in grado di trasformare il compagno di lavoro in un membro della famiglia, uno di quegli uomini che insieme a padri, fratelli e figli, può frequentare le donne a tu per tu e senza le restrizioni imposte dal pudore. La proposta è arrivata fino in Parlamento, non senza polemiche.

STRAORDINARI IN SCIOLTEZZA. Il Wall Street Journal ha pubblicato un’indagine secondo cui il 40% degli impiegati americani ha fatto sesso almeno una volta in ufficio. Gli incontri piccanti, che spesso fanno rima con tradimento e piacciono anche agli italiani, si consumano sopratutto tra 17 e le 19, in modo da giustificare il ritardo con riunioni improvvise e straordinari. Per fare di necessità virtù, a Las Vegas è stata inaugurata una vera e propria scuola che insegna ad amarsi sul luogo di lavoro.

Se non è bastata questa carrellata di stranezze a farvi tornare il buon umore e l’open space vi sta sempre più stretto, la soluzione è semplice: installare comode pareti divisorie da ufficio. Addio occhi e orecchie indiscrete e colleghi impiccioni, bentornata privacy.

Articolo scritto in collaborazione con Prismac.

Andrea Paola

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