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Internet si avvia al collasso, troppi video

LONDRA – Il rischio che sta vivendo Internet ci viene segnalato dall’Inghilterra. Gli esperti della Royal Society affermano che il traffico dati in internet sta crescendo a dismisura, un dato che va pensare che la fibra ottica non sia piu’ sufficiente. Internet potrebbe persino collassare in pochi anni a causa di un volume di traffico cresciuto cinquanta volte in dieci anni.

Che presto raggiungeremo il limite di internet, lo ha esposto il professore di ingegneria all’Università di Aston a Birmingham, Andrew Ellis (esperto in comunicazioni in fibra ottica), al Royal Society, affermando che nei laboratori di ricerca il collasso della rete sta gia’ accadendo: “Considerando che i test nei laboratori sono fra i gli otto e i dieci anni avanti rispetto alla portata della fibra usata dagli utenti, i primi problemi li dovremmo cominciare ad avere già a partire dal 2022. Nel 2030 poi toccheremo il confine oltre il quale sarà impossibile andare“.

Il responsabile del problema sembra essere il filmato video. Con l’avvento degli smartphone intelligenti, infatti, la produzione di piccoli video hanno prodotto un aumento considerevole di traffico. In breve tempo le immagini video rappresenteranno la meta’ di internet. In pochi giorni dal suo lancio avvenuto il 28 aprile, Netflix in Australia ha gia’ raggiunto il 25 per cento del consumo totale del traffico dati.

Pure Lte, la rete mobile di ultima generazione, comincia a dare segnali di saturazione dei dati. Apparsa per la prima volta nel 2009, verra’ sostituita in anticipo di 2 anni da quanto pianificato, nel 2022 con la prossima 5G. La causa e’ che, per esempio, “in Giappone e Corea del Sud l’uso di dati da smartphone ha ritmi di crescita esponenziale“, secondo Rinaldo Bausani, mobile broadband manager di Ericsson.

E’ una costante da tempo. La richiesta di una larghezza di banda sempre maggiore e’ la primaria necessita di Internet e del mobile e la fibra ottica, sulla quale passa anche il traffico da smartphone, non ce la fara’ a sostenere l’impatto. La storia ci mostra che ciclicamente ci viene profetizzato il crollo del web. Oggi, la domanda alla quale i grandi colossi che dominano in rete come Google, Facebook e Netflix, dovranno rispondere e’: chi spendera’ i suoi soldi per l’inevitabile ampliamento della Rete?

Andrea Tosi

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