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FORD richiama automobili in Australia ed in Malesia

A distanza di pochi mesi dal primo richiamo che aveva riguardato 591 mila veicoli in Nord America, la FORD ha annunciato un nuovo provvedimento che copre quasi 5 mila veicoli, con una serie di potenziali problemi legati ai semiassi della trazione anteriore. Il richiamo coinvolge 4277 unità del modello Ford Focus C346 Sport pre-FL 1 prodotto tra il 21 maggio 2013 e il 24 gennaio 2014 e 1243 vetture coinvolte in Malesia. Nei veicoli interessati, Ford ha dichiarato che è possibile che i semiassi anteriori montati su tali veicoli potenzialmente potrebbero bloccare l’auto.

L’arresto imprevisto per il default può aumentare la probabilità di incidenti derivanti dalla improvvisa situazione in cui si potrebbero trovare gli automobilisti. Fonti giornalistiche indicano che il richiamo fa parte di un più ampio programma di ritiro in officina in corso per 10 mila modelli della Focus. L’ufficio regionale dell’ASEAN di Ford in Thailandia ha confermato che 1243 veicoli Focus sono interessati dal richiamo in Malesia.

La società ha comunicato che i concessionari Ford malesi hanno contattato i rimanenti clienti interessati per pianificare gli appuntamenti per l’esecuzione dei lavori di sostituzione dell’albero di trasmissione anteriore, che naturalmente sarà effettuato senza spese per il proprietario.

Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.

Valentina Conti

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