Ad alto rischio 12 miliardi di euro che un milione e 300 mila risparmiatori italiani hanno affidato alle casse delle Coop. A tal proposito l’Asso-consum, associazione per la difesa dei consumatori, degli utenti e dei cittadini, componente CNCU, ha inviato un esposto alla Consob e a Bankitalia affinché vengano chiarite ragioni e responsabilità delle anomalie registrate.
Come sottolinea Bankitalia la raccolta dei risparmi non deve superare il limite del triplo del patrimonio.
In Toscana e Umbria, per addurre un esempio, si è rilevato che Unicoop Tirreno, con 122mila prestatori per 1 miliardo di fondi, mostra un rapporto prestito-patrimonio di 6,22, mentre Coop Centro Italia, con 73mila soci per 582 milioni, si avvicina a 3.
Appare evidente una difformità rispetto alla norma.
Dunque si richiede da una parte di mettere in evidenza con chiarezza i rischi che corrono i risparmiatori, dall’altra di indicare quali sono le misure che le Coop debbano adottare per rientrare nei regolari parametri.
“Come al solito” dichiara il presidente Aldo Perrotta “Consob e BankItalia nicchiano sui grandi potentati economici. Conoscendo tale situazione hanno preso qualche provvedimento? Premuso, come orami consuetudine, di no!”.
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