Esiste un lago di colore nero, ma non è un miracolo della natura. Sono i rifiuti tossici che gettiamo senza coscienza e poi finiscono nelle nostre tasche sotto forma di ultima tecnologia. Potrebbe sembrare l’apocalisse e invece si tratta di Baotou alla frontiera tra Cina e Mongolia. I rifiuti tossici e radioattivi hanno creato un lago artificiale di colore nero.
La zona concentra il 70% dei minerali rari nel mondo, utilizzati per fabbricare componenti elettronici. Il consumo massivo di cellulari, smartphone e altri dispositivi, ha trasformato in frenetico il ritmo di estrazione. Le aziende cinesi dominano il mercato di questi materiali: sono coloro che li vendono al prezzo più basso, anche perché non hanno nessun controllo ambientale. Tutte le compagnie tecnologiche del mondo accettano le loro regole.
Fino a quando potrà sopportarlo il nostro pianeta?
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