Rapex, Rapid Alert System for non-food dangerous products, ha pubblicato lo scorso 4 dicembre il divieto di commercializzazione, il ritiro e il richiamo dal mercato di una bambola giocattolo della ditta “Grandi giochi”. Un provvedimento adottato in seguito alla segnalazione del Ministero per la Salute e la Politica dei Consumatori di Malta.
Il giocattolo è stato classificato come “prodotto pericoloso”, per cui la notifica è stata collocata nella categoria “Allarme per i comumatori” sul sito ufficiale del Rapex.
Nel dettaglio la natura del pericolo è il “soffocamento”. Infatti in seguito alle analisi il giocattolo non ha “resistito alle prove meccaniche e fisiche”. Come si legge alla segnalazione n° 3 A12 / 1508-1515, la bambola è di plastica con odore gradevole, venduta senza imballaggio, e le braccia si staccano facilmente, generando piccole parti.
Un bambino piccolo può metterle in bocca e soffocare. Ma il problema sta anche nell’etichetta, infatti “la destinazione di età indicata (logo di divieto per i bambini da zero ai tre anni) non risulta corretta rispetto alla tipologia del giocattolo e le informazioni riportate in etichetta sono contraddittorie”.
Per ultimo il prodotto non è conforme ai requisiti della direttiva sulla sicurezza dei giocattoli e la relativa norma europea EN 71-1. Il sistema comunitario di allerta rapido per i prodotti pericolosi, nella notifica spiega che la bambola è stata prodotta in Italia dalla “Grandi Giochi”.
Alla luce della segnalazione di oggi, per Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ogni gioco può essere potenzialmente pericoloso, ma non è detto che lo sia. Pertanto è consigliabile che le mamme prestino la massima attenzione quando si acquistano i giocattoli per strada, in negozi che non possono assicurarvi la qualità di ciò che vi vendono, o con marchi sospetti: potreste incappare in un prodotto non a norma e, quindi, potenzialmente pericoloso nelle mani di un bambino.
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