Creato Sistema per trasferire conoscienza al cervello come in Matrix, in pochi secondi

Nella pellicola Matrix vediamo un dispositivo che era collegato direttamente alla testa dei protagonisti perché potessero apprendere rapidamente nuove abilità. Negli ultimi anni abbiamo osservato lo stesso concetto in molti film di fantascienza di Hollywood. Grazie a scienziati in azione in California, secondo la pubblicazione della rivista Frontiers in Human Neuroscience, questo “procedimento” tanto usato nel cinema, potrebbe trasformarsi in realtà. È allo studio, infatti, un nuovo dispositivo capace di traferire al nostro cervello nuove abilità in modo che diventino parte di noi come se le avessimo studiate o vissute.

Come un trasferimento dati da un hard disk esterno di un computer fino al cervello, abbiamo visto come i protagonisti di Matrix apprendevano nuove informazioni in pochi secondi. Si pensava che in un prossimo futuro il nostro cervello sarebbe potuto diventare un ibrido con tecnoclogia in modo da ottenere questa trasferenza di dati. Sembra che nella realtà stiamo raggiungendo lo stesso obiettivo ma con un altro metodo.

Alcuni ricercatori in California, capitanati da Dr Matthew Phillips, hanno creato un’interfaccia per operare il trasferimento transcranico, usanto corrente continua. Un dispositivo che accelera l’apprendimento. Ogni volta che il nostro cervello impara qualcosa di nuovo, cambia. Gli scienziati pensano che trasferendo o replicando questo cambio al cervello di un’altra persona, si potrebbe conseguire facilmente queste nuove abilità.

Per poter completare queste ricerche il team di scienziati hanno studiato e raccolto i dati relativi ai modelli celebrali di sei piloti esperti di aerei commerciali e militari, e 32 allievi piloti, utilizzando un simulatore di volo che memorizzava la procedura di allenamento. Poi hanno collegato i dati raccolti nei piloti esperti all’interfaccia tDCS creata per procedere con il trasferimento transcranico ad alcuni dei 32 piloti allievi mentre agli altri hanno “inviato” solamento un placebo. I risultati ottenuti, secondo il team di ricerca, sono stati straordinari. I piloti che hanno ricevuto le nuove informazioni hanno migliorato all’istante le proprie capacità di volo.

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Esistono alcuni problemi, però, con questa scoperta. Il principale ostacolo è lo scetticismo della comunità scientifica, in quanto vari esperti hanno revisionato la pubblicazione e hanno incontrato molte incongruenze, iniziando con una molto basica: l’uso del tDCS con scopi cognitivi non è stata ancora dimostrata, molto meno per registrare dati mediante modelli direttamente al cervello di una persona. Intanto , però, la compagnia che appoggia il progetto del team di ricerca ha depositato un brevetto per una “interfaccia di cervello a impulso“, per tutelare i risultati ottenuti. Se questo annuncio è veramente una scoperta reale, ci saranno altri scientifici capaci di ottenere gli stessi risultati: la conoscenza di anni in pochi secondi.

Andrea TosiScienzaTopCervello,Neuroscienza
Nella pellicola Matrix vediamo un dispositivo che era collegato direttamente alla testa dei protagonisti perché potessero apprendere rapidamente nuove abilità. Negli ultimi anni abbiamo osservato lo stesso concetto in molti film di fantascienza di Hollywood. Grazie a scienziati in azione in California, secondo la pubblicazione della rivista Frontiers in...