Fotogramma tratto dal film "And So It Goes".

Dopo Napster, eMule, Megavideo e molti altri, stavolta è Popcorn Time ad essere preso di mira dalle case produttrici di Hollywood. Ciò che sorprende, però, è l’effettivo bersaglio che è stato colpito dalla causa legale: ad essere denunciati sono stati infatti 2000 utenti danesi del popolare servizio di streaming, colpevoli di aver scaricato e condiviso illegalmente copie del recente film “And So It Goes“, in Italia distribuito come “Mai così vicini“.

Denunciati utenti Popcorn Time anche in Norvegia.

Anche in Norvegia, sono stati identificati 75 mila utenti di streaming pirata a cui sta per essere inviata la richiesta di risarcimento. Secondo una nota consegnata al tribunale dell’Oregon, lo studio che ha sporto denuncia sarebbe riuscito a tracciare gli utenti accusati utilizzando i loro indirizzi IP, particolare che mette potenzialmente a rischio qualunque utente si colleghi al servizio. Intanto Popcorn Time è anche nel mirino negli Stati Uniti.

Metodo di distribuzione basato sul peer-to-peer.

Al contrario, data la natura del metodo di distribuzione basato sul peer-to-peer, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il nucleo centrale di Popcorn Time appare molto più difficile da attaccare poiché non esiste un server centralizzato nel quale i contenuti sono ospitati. La battaglia fra le case produttrici ed i metodi di distribuzione illegali prosegue quindi come sempre, a colpi alterni di successi ed insuccessi per ognuna delle due fazioni. In Danimarca, due persone erano già stati arrestate nel mese di agosto per avere implementato siti online che spiegano come utilizzare Popcorn Time. Nel finale di agosto 2015, il Tribunale di Genova imponeva ai provider di impedire l’accesso ai siti dove si scarica il famoso programma che consente di vedere migliaia di film violando i diritti d’autore

Film streaming illegale: 500 mila utenti Popcorn anche in Italia.

Intanto il più famoso programma mondiale open source per vedere film in streaming rimarrà ancora per molto sul web, pronto ad offrire una alternativa illegale a distributori come Netflix. Anche perchè completamente gratuito e facile da usare, Popcorn ovviamente ha attirato molte persone. I numeri sono difficili da valutare, ma sono diversi milioni in tutto il mondo e almeno 500 mila in Italia.

Andrea PaolaIntrattenimentoFilm Streaming,Streaming video
Dopo Napster, eMule, Megavideo e molti altri, stavolta è Popcorn Time ad essere preso di mira dalle case produttrici di Hollywood. Ciò che sorprende, però, è l’effettivo bersaglio che è stato colpito dalla causa legale: ad essere denunciati sono stati infatti 2000 utenti danesi del popolare servizio di streaming,...