Terremoto: la differenza tra magnitudo Richter e magnitudo momento Mw.

INGV Terremoti ha voluto precisare alcune cose sul violento terremoto che ha colpito l’Italia centrale il 30 ottobre 2016 alle 7:40. Il terremoto di ieri mattina ha avuto magnitudo Richter 6.1 e magnitudo momento Mw 6.5. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) utilizza entrambe le magnitudo. Prima di passare alla nota di INGV, la notizia sul suolo sprofondato di 25 cm.

Dopo gli accertamenti e le acquisizioni di immagini dei satelliti dell’area colpita dal terremoto di magnitudo 6,5 del 30 ottobre gli esperti di INGV si aspettano di vedere un abbassamento del suolo superiore ai 25 centimetri. “Stiamo elaborando le immagini. Ci aspettiamo – affermano gli esperti – un abbassamento del suolo superiore rispetto ai due eventi sismici precedenti del 24 agosto e 26 ottobre, che hanno avuto picchi di 20-25 centimetri”.

La magnitudo Richter di un terremoto

Definita anche magnitudo locale ML, viene utilizzata dall’Istituto perché è molto rapida da calcolare ed è abbastanza affidabile per i terremoti fino a magnitudo 6. La magnitudo Richter ML si calcola in pochissimi minuti e si comunica al Dipartimento della Protezione Civile dopo 2 minuti e alla popolazione tramite web e social media entro 30 minuti (in media dopo 12 minuti).

La magnitudo momento Mw del terremoto

INGV Terremoti utilizza anche la magnitudo momento Mw, perché fornisce una stima più accurata dell’energia rilasciata dal terremoto e, in particolare, per quelli più forti.

I valori preliminari di magnitudo, basati su dati incompleti ma disponibili già dopo pochi minuti dal terremoto, possono differire dalla magnitudo definitiva (fino a circa 0.5), ma sono indispensabili per scopi di protezione civile. Nei minuti successivi vengono aggiornati con stime più accurate non appena sono disponibili nuovi dati.

Perché la magnitudo Richter non va bene per i terremoti forti?

Per capirlo dobbiamo innanzitutto spiegare come si calcolano le due magnitudo. La magnitudo Richter ML è ottenuta a partire dall’ampiezza massima delle oscillazioni registrate da un sismometro standard, chiamato Wood-Anderson, sensibile a onde sismiche con frequenza relativamente elevata di circa 0.8 Hz. Questo metodo funziona abbastanza bene per i terremoti con magnitudo inferiore a 6.0.

I terremoti di magnitudo maggiore, invece, emettono una parte importante di energia a frequenze più basse rispetto a 0.8 Hz, per cui la massima ampiezza misurata sul sismografo Wood-Anderson non rappresenta tutta l’energia emessa dal terremoto.

Per questo motivo i terremoti di magnitudo momento Mw maggiore di 6 tendono ad avere valori di magnitudo Richter ML molto simili. In questi casi si deve quindi far ricorso alla magnitudo momento Mw.

Per calcolare la Mw si deve analizzare una porzione molto lunga dei sismogrammi a larga banda, in modo da considerare tutta l’energia emessa e dare così un valore più realistico. Per far questo si deve aspettare la registrazione di tutto il segnale sismico alle varie (tante) stazioni della Rete Sismica Nazionale e analizzarle. Questo comporta dei tempi più lunghi, non compatibili con gli scopi di protezione civile e con il desiderio del pubblico di avere una informazione immediata.

Stima e valore definitivo della magnitudo del terremoto

Ieri mattina dopo 2 minuti INGV ha fornito telefonicamente al Dipartimento della Protezione Civile, una prima stima del valore della magnitudo ML pari a 6.1, specificando subito che il valore corretto sarebbe stato più alto e comunicato a breve. Questo valore è stato anche reso pubblico sul sito INGV 18 minuti dopo l’evento sismico.

Nei minuti successivi al terremoto è stata poi calcolata una prima stima della magnitudo momento Mw ottenendo un valore pari a 6.5 che è stato rivisto e confermato nelle due ore successive all’evento.

Il valore ottenuto è ben calcolato perché sono stati utilizzati molti dati e la corrispondenza tra dati osservati e quelli modellati è molto buona. Tutti i dati dei sismometri delle reti sismiche INGV e di quelle collegate sono pubblici e possono essere scaricati e usati per calcolare i parametri ipocentrali, le magnitudo e altri dati.

La magnitudo momento viene calcolata anche da altri istituti internazionali. Al momento attuale queste sono le stime fornite da diversi enti: INGV 6.5 – USGS 6.6 – GFZ 6.5 – CSEM 6.5.

Come per qualsiasi misura di un parametro fisico, le stime sono affette da incertezze perché effettuate con diversi metodi, con dati di stazioni sismiche diverse e con diversi modelli della crosta terrestre. Questo spiega le differenze che talvolta caratterizzano le stime fornite dai diversi enti. Fonte.

Andrea TosiScienzaTopINGV,Terremoto
INGV Terremoti ha voluto precisare alcune cose sul violento terremoto che ha colpito l'Italia centrale il 30 ottobre 2016 alle 7:40. Il terremoto di ieri mattina ha avuto magnitudo Richter 6.1 e magnitudo momento Mw 6.5. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) utilizza entrambe le magnitudo. Prima di...