Una donna che non è nata con il colore della pelle attuale ha deciso di cambiare. In molti paesi africani lo sbiancamento della pelle è ogni volta più frequente. Le donne si applicano sostanze chimiche sempre più aggressive sulla pelle per arrivare ad ottenre una pelle più chiara. Si tratta di prodotti pericolosi per la nostra salute, che possono provocare cancro o ocronosi, ossia accumuli di melanina nei tessuti connettivi o cartilaginei. Una sindrome che provoca una pigmentazione grigio-nerastra localizzata a livello dei tessuti connettivi, specialmente alle pareti delle arterie, alle cartilagini, ai tendini, alla sclera e alla cute. La colorazione avviene perché l’acido omogentisico, non catabolizzato, depositandosi nei tessuti, si ossida.
All’orgine di questo fenomeno si incontra nella pressione sociale. In molti di questi paesi, la pelle chiara è ancora considerata un simbolo della bellezza e potere. Alcuna compagnia di cosmetici hanno approfittato della situazione per convertire lo sbiancamento della pelle in un affare multimilionario che minaccia, però, la salute di migliaia di donne e la conservazione dell’identità africana.
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