È morto Cossutta storico dirigente del Pci

ROMA – Armando Cossutta, partigiano italiano e storico dirigente del Pci, è morto ieri pomeriggio all’ospedale San Camillo di Roma. Aveva 89 anni. Dopo la trasformazione del Partito comunista italiano al quale si iscrisse nel 1943, Cossutta (Milano, 2 settembre 1926 – Roma, 14 dicembre 2015) fu tra i fondatori di Rifondazione Comunista e poi del Partito dei comunisti italiani.

Cossutta fu una delle colonne del Pci negli anni in cui i rapporti con l’Unione Sovietica (Urss) si mantenevano forti con il nostro paese. Fu spesso accusato, e in particolar modo nella Prima Repubblica, di essere un “contatto confidenziale del KGB” in Italia.

Nel 1998 Fausto Bertinotti, allora segretario del partito, ritirò la fiducia al governo; Cossutta si oppose staccandosi dal partito e fondandone uno nuovo, il Partito dei Comunisti Italiani (PdCI), con Oliviero Diliberto e Marco Rizzo; il PdCI partecipò al successivo governo D’Alema.

Aveva partecipato da partigiano delle Brigate Garibaldi alla Resistenza antifascista e antinazista. Venne arrestato dai nazifascisti e detenuto per un certo periodo nel carcere di San Vittore a Milano. Nel dopoguerra divenne dirigente del partito. Entrò in Parlamento nel 1972 e vi restò fino al 2006 quando, dando alla fine voce ad un dissenso sofferto verso la linea politica del segretario Oliviero Diliberto, Cossutta si dimette dalla carica di presidente del partito. Il 21 aprile 2007 presentò le dimissioni dal partito e non rinnovò la tessera di alcun partito, lasciando la politica attiva.

È deceduto il 14 dicembre 2015 all’Ospedale San Camillo di Roma, dove era ricoverato da tempo, all’età di 89 anni.

Federica SantoniItaliaPartito Comunista,Politica
ROMA - Armando Cossutta, partigiano italiano e storico dirigente del Pci, è morto ieri pomeriggio all'ospedale San Camillo di Roma. Aveva 89 anni. Dopo la trasformazione del Partito comunista italiano al quale si iscrisse nel 1943, Cossutta (Milano, 2 settembre 1926 – Roma, 14 dicembre 2015) fu tra i...